E' perfetta questa lettura di Marco Belpoliti della morte di Bin Laden: "Esserci senza esserci, questo è stata la forma del potere del capo terrorista. ... Sperdendolo nel mare, come sembra che sia avvenuto, non dando un luogo a quel corpo incorporeo, si è perpetuata la sua qualità più efficace: essere in nessun luogo e al tempo stesso dappertutto. Il terrorismo contemporaneo è esattamente questa virtualità del non apparire fondata, al contrario, sull’apparizione più sensazionale possibile: Ovunque voi siate!".
Leggetevela per intero, mentre io penso ascoltando Pryntyn di Vinicio che spettacolo è il mare per i pesci.
"Ma nell'abisso è tutto uno spasso
Puoi sempre incontrare un pesce pagliaccio
E quando sei triste basta una siiiireeennaaaaaaaa
Sbarazzina, civettuola, piena di squame dalla coda alla gola".
O anche Bin Laden.
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