5.11.11

Rapsodia/elegia in blu

L'upbdm stamattina si sveglia gershwiniano e spara forte la musica a sposare il vento che fuori mulina il giallo delle foglie, accendendo il pc.
Bianca si sveglia per un soffio, con me che apro gli occhi e capisco dal silenzio che la sua sveglia non e' suonata e corro da lei.
Olmo compare e si sdraia sul mio letto senza parole mentre leggo Eugenides e cosi' come arriva se ne va e dalle otto e' un incessante bip bip di sms con gli amici.

Quello che capisco e' che l'essere umano e', di suo, di buon umore. Non si lamenta neanche quando potrebbe, per una sveglia non suonata. Che infatti meglio ridere.
E questa verita' e' una banalita' o una rivelazione, una fortuna di questo pezzo di strada di vita o un dogma?

So che se tornassi bambina adesso non mi farei più fregare dalla facce spaventate che fanno i grandi.

3 commenti:

Calzino ha detto...

ti rubo l'emozione dell'ultima frase e la faccio mia, spinta giù nel cuore.

Gio ha detto...

densa come il mercurio, lieve come le foglie gialle che mulinano, e vera come la vita. grazie

Anonimo ha detto...

io rido ancora per i flan di ieri e per la faccia dell'upbdm che descrive la famosa vespa no aspiarata dal folletto.. ecco. anche io penso che ci si svegli di buon umore, ma poi penso che in una casa come la tua, molto di più.
titti