27.8.12

Kitchen confidential

A-d-o-r-o Bourdain.
Mi emoziona quasi come Agassi, questa sua vita bislacca e intelligente, perduta e salvifica insieme.
La sua vita spericolata di chef e di uomo dimostra che niente uccide una mente pensante. Puoi perderti finché vuoi e non sarà mai letale. E alla fine, tutto serve. Lo capisco dalla sua faccia che vedo in tivu, da quella sicurezza di chi ne ha passate d'ogni: la paura è un concetto periferico, residuale.
E i suoi consigli di cucina - il ristorante da frequentare, soprattutto per mangiare pesce, solo il martedì o il giovedì, cosa ordinare e cosa no, l'osservare tutto, la ricchezza di un piatto che sa comporsi di tre soli ingredienti e la bellezza della cucina imperfetta di casa - parlano dritti, dritti come una freccia al mio cuore.
Nella prossima vita faccio Bourdain. Oppure sua moglie.

3 commenti:

Damiano Zerneri ha detto...

E poi arrivato oltre la cinquantina è ancora bello, in forma e rock n'roll, mica come [il grande] Marco Pierre White, che ormai si è imbolsito e fa i video pubblicitari per i dadi Knorr.
Imbattibile Bourdain.
Consiglierei in questa sede quest'altro libro sulla cucina come esperienza "trasversale".

elena petulia ha detto...

Messo nella wishlist, subito, Super rock, Bourdain. Ah, sto per finire l'olio: in settimana apro il tratturello. Ho anche ordinato le farine Petra, se vuoi - quando arriveranno - provarle.

Damiano Zerneri ha detto...

Sì sì volentieri. Grazie.