Un po' un nome che avrebbe potuto dare la nonna Dina.
Le leggo qui e decido di farle.
Patate tagliate a caso, dorate rapidamente in olio e aglio e poi subito coperte con acqua e sale o dado o brodo. Una volta cotte, un po' sfaldate e un po' ancora intere, le faccio saltare aggiungendo olio, prezzemolo e pane grattugiato. Un piatto che sono certa piacerebbe al mio nuovo mentore, Anthony Bourdain o burdel, come lo chiama - serio - l'upbdm.
8 commenti:
Uh che bontà. Stasera provo a fare del burdel anche io.
Buopne davvero, di semplicità. Che ridere, burdelina che non sei altro
le ho fatte stasera, non avevo il prezzemolo, ho messo un mix di spezie, non avevo il pane grattugiato, ho schiacciato un sacchettino di crackers. sono venute buonissime lo stesso.
Ecco, vedi? le cose che hanno un senso ce l'hanno sempre. Baci, cara
Le patate a schiscionera fanno parte della mia infanzia, quando in Sardegna mia nonna le preparava per tutti i nipoti, ed è rimasto uno dei miei piatti "confortanti" quando ho voglia di coccolarmi.. o coccolare qualcuno..^__^.Ti consiglio di aggiungere al prezzemolo una spolveratina di origano...!Anthony "Burdèl" Bourdain dovrebbe conoscerlo bene questo piatto:sua moglie è di origini sarde!!
belli i ricordi! E benvenuta sul blog
Grazie!
sembrano ottime!
se ti va passa da me, ultimo post sulla clinique!
viviconvivi.blogspot.it
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