Come ogni capodanno mi arrivano tanti auguri: "che sia un anno migliore del precedente".
Una massimizzazione capitalistica, per dirla con Francesco: perché ogni anno deve fruttare sempre più del precedente, se tra l'altro è stato in attivo?
Come fai a sapere che non sono contenta del mio anno che oggi si chiude?
Sono pochi gli anni di una vita, pochi anche nella migliore delle ipotesi.
Una massimizzazione capitalistica, per dirla con Francesco: perché ogni anno deve fruttare sempre più del precedente, se tra l'altro è stato in attivo?
Come fai a sapere che non sono contenta del mio anno che oggi si chiude?
Sono pochi gli anni di una vita, pochi anche nella migliore delle ipotesi.
The best is yet to come.
No.
Il meglio viene ogni anno e, se devo dirlo, uno degli anni che apprezzo di più della mia vita è stato quello della separazione. Mi sembrava di morire, allora: e invece ho imparato a vivere.
Di ogni anno prendo i passi che imparo a fare. E questo anno che si chiude, anche nella fatica, ma è stato straordinario della scoperta di me.
Quasi 50 anni, capelli bianchi che non tingo più, un corso per le mani che mi sta cambiando la vita (quella dentro di me e spero mai quella fuori di me, degli affetti): chi l'avrebbe detto, che a questa età avrei cominciato a vivere davvero.
Anche la mia pelle ha cambiato odore: sembra quella di un neonato. Latte dolciastro.Vorrei tornare ad una saggezza contadina: che sia un buon anno e il buono è affidato alle stelle.
1 commento:
Copio/incollo dentro al cuore.
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