Ferma il tram con una mano, scriveva Rodari.
Stamattina più forte di lui, c'era un matto sotto casa che teneva in scacco una 91, paralizzando la circolazione della piazza, solo con le parole.
Quasi abbracciato alla prua, gridava io ti ammazzo, scendi che ti uccido, io ti ammazzo.
La piazza assisteva, senza che nessuno muovesse un passo.
Il conducente, oggetto di tanta ira, rimaneva chiuso dentro con tutti i passeggeri, increduli, un po' spaventati, un po' seccati, ma inerti affacciati ai vetri.
Solo i clacson suonavano vili.
Il resto, le parole per calmarlo, delle braccia per tenerlo, non c'erano.
Era una fotografia, lo so. L'ho fatta con le parole.
La musica ieri sera era Lost and found, di quella bellissima voce maschile che suona femminile, parole di eleganza in bicicletta e vecchie fotografie.
E il vino era rosso, ottimo Nespoli dei Poderi dal Nespoli di Civitella di Romagna. Il sonno, dolce.
5 commenti:
sono tornata.
insieme ai pazzi e anche se oggi non è ventidue.
bella sorpresa mi hai fatto.
Che bello, ritrovarti, gelsomina! ogni tanto guardavo, ma era sempre vuoto, fermo lì, dove la storia inizia.
abbracci
elena
A Nespoli hai mangiato anche i crescioni?
(sono nato a Galeata, perciò chiedo)
Che bello che oggi mi scrivete in tanti! Ho passato due settimane a Meldola: strozzapreti pasticciati e piadine in ogni salsa. Nessun crescione, acci. Ma che incanto, quelle colline e fantastico il vino.
Posta un commento