Dei fagotti, in arrivo stasera, e dell'upbdm in non arrivo, mi consolo con i miei genitori.
Ivonne, esco la macchina.
Elena, vieni che ti faccio vedere come funziona il nuovo cancello.
Perche' questa casa e' una fabbrica del duomo al cubo. Non c'e' limite alla maniacalita' di chi voglia perfezionare il perfetto.
Comunque escono e io mi infilo i costume e Pollan nella borsa per andare in spiaggia. Esco, faccio per chiudere e quasi perdo la mano perche' la maniglia che hanno messo per chiudere un cancello che ad Alcatraz e' meno sicuro, pesante e a prova di atomica, e' di metallo argentato lucido.
E sono solo le dieci del mattino. Non posso immaginare cosa sia aprire il cancello alle due.
Se suggerisco il piccolo frigo in cui tenere un guanto freddo per riuscirci sono certa che chiamano l'operaio.
Arrivo in spiaggia e dico: ombrellone santoro.
Ma qual e', dice il bagnino, forse questo, no quello, no forse, poi mi guarda: ma e' quello del signor michele?
Io lo so. Secondo me mio padre la pensione se la spende in mance. Noblesse oblige.
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