Ho pensato che Olmo doveva chiamarsi Cosimo e, invece di essere un albero, camminarci sopra con Ottimo Massimo. Non ho insistito abbastanza.
Allora ho comprato gli ottanta giorni in viaggio di Cocteau, novello Phileas Fogg, infilato gli occhiali rotti e pensato che vorrei stare sdraiata su un tappeto con davanti la libreria Carlton di Sottsass, albero da fare viaggi.
Anche di carta.
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