24.11.07

Stasera

Feste senza felicità. Case bellissime, perfette dove l'imperfezione è frutto d'artificio. Come se ci fosse un dressing code, e c'è, di fatto, a parte Giac con il suo piumino giallo.
Parlare dei figli, per giustificare uno status. Persone di servizio che lavorano. Io non ci riesco, a fare l'ospite. Appena posso, le chiacchiere con una ucraina e una peruviana. Dice l'ucraina che qui è felice.
A Napoli no. Siamo arrivati a Italia, ma Italia non c'era, c'era Napoli. Servivo, ma la vera signora ero io, dice. Ucraina non c'era lavoro, a Napoli sì ma non ti pagavano poi. Qui sì. Meglio allora stancare piedi e mani ma avere il cuore e l'anima in pace. E io ho due mani e due piedi e li stanco, ma sono felice.
Sorrido, con le lacrime qui. Tre figli, lei 35 anni, un marito. Tutti in ucraina, a casa, loro in pace, sotto il suo sacrificio. Lo amo più del primo giorno, mio marito, e sono passati 15 anni. E' muratore, dice orgogliosa, e sta con i nostri figli.

Noi - io - crediamo di avere anima e cervello e cuore. Quelli felici hanno mani e piedi.
Serve la necessità, ananche, a darci forza, idee, passione. Perché? Perché siamo così stupidi, così profondamente stupidi. Così oltraggiosi. Così scandalosi nella nostra incapacità di godere di una felicità possibile. Fino a che ananche non ci unisca.
Non è un mondo che mi fa sentire a mio agio. Proprio no.

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5 commenti:

Zu ha detto...

Quando scrivi queste cose, Elena, tocchi proprio oltre.

elena petulia ha detto...

Grazie Zu. Non so scrivere, rendere la poesia delle cose che le persone raccontano. Ma io mi emoziono che. Che mi scendono le lacrime, sempre. Quello che sono non mi piace. So che io dovrei fare un'altra vita, di aiuto vero, e non di volontariato, per essere felice. Essere lì, dove le cose ti lasciano in bocca il gusto del ferro della terra. Lì. Esattamente lì.

Anonimo ha detto...

dico ma in certi postacci posticci è giac che trascina o te o viceversa? poesia a parte, naturalmente

posticcio democratico, sia pur off topic, comesidice

elena petulia ha detto...

pasticcio doloroso, direi
di democratico, dai litigi subito insorti, credo non ci sia nulla

è giac
è giac, in giacca gialla (già questo, doveva illuminarmi)

Anonimo ha detto...

non hai visto ancora il trittico giubbone verocamionista anni '50, cappellino di lana fintoperuviano, pantaloni atrociquadrettoni.
in via de'serpenti c'è una sua foto così, venerata al desio dai più simpatici beoni